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Credits

PERFORMING ARTISTS
Lucio Dalla
Lucio Dalla
Vocals
COMPOSITION & LYRICS
Lucio Dalla
Lucio Dalla
Composer
PRODUCTION & ENGINEERING
Renzo Cremonini for Pressing Srl
Renzo Cremonini for Pressing Srl
Producer
MAURIZIO BIANCANI
MAURIZIO BIANCANI
Recording Engineer

Lyrics

Le dieci del mattino e mi scoppia la testa
Come se avessi bevuto una botte di vino
O fossi stato alla mia festa, apro la finestra, è ancora buio
Butto un urlo per strada, ma non risponde nessuno
Il mio cuore si è rotto
Come uno specchio si è rotto
Si è rotto quel bellissimo orologio, ti ricordi?
Come lo chiamavi tu?
Il silenzio continua, sono almeno le sette
Apro la radio, la tele, le orecchie, ma nessuno trasmette
La stanza è piena di animali, sembrano zanzare
Grosse come cani, ma almeno i cani non sanno volare
Forse qualcuno mi sente
Qualche vecchio amico mi sente
Provo ad urlare così forte, così forte
Almeno mi sentissi tu
Che giorno è? Che anno è?
Lunedì, martedì, ma che vita è?
Da una foto mia madre comincia a parlare, dice
"Non ti ricordi tuo padre, come ci sapeva fare?"
Erano gli anni della guerra
Tutti col culo per terra
Si mangiava coi cani
Non ti ricordi a Bologna? Che festa
Quando arrivarono gli americani
Ehi, nel '43 la gente partiva
Partiva e moriva e non sapeva il perché
Ma dopo due anni tutti quanti, perfino i fascisti
Aspettavano gli americani come a Riccione
Oggi aspettano i turisti
E proprio te quella notte in piazza
Sulle spalle di tuo padre, sembravi un re
Finiti i bombardamenti
Tutti a farsi i complimenti
Erano tristi solo i morti e si mangiavano le mani
Non perché erano morti, ma perché non si svegliavano domani
Ti ricordi quella bruna?
Come era triste, perché sapeva di non vedere i razzi sulla luna, luna
I razzi sulla luna
Oggi un fatto normale
Se ne vedono tanti piantati in fila
Che sembrano alberi di Natale
Poi spostando il cannocchiale
Puoi dare un nome alle stelle
Puoi giocare con tutto e con niente
Puoi giocarti anche la pelle, ma
Qualcosa ci manca e quel qualcosa ci stanca
Ci stanca avere tutte queste cose
Che ci mancano, se non le abbiamo più
Incontri la gente e si annoia, la noia è una congiura
Ma poi vedi come vivono in fretta dorse la noia è soltanto paura
Una paura che offende
Che ogni mattina ci prende
La paura di essere ciccia da contare
E che la vita non cambi più
Che anno è? Che giorno è?
Lunedì, martedì, ma che vita è?
Dal cielo cade un giornale, nessuna novità
Tutto sembra normale, chi può dire quanto durerà
Gira ancora la terra (Chissà, si fermerà?)
Da quale parte per la guerra, scusi? (Giri un poco più in là)
Beh, ci vediamo domani
Faccio due salti nel vento, se mi sento
Domani torno qua, perché, eh-eh-eh
Ehi, '83, sei lì come uno specchio
Ci fai sentire diversi
Nessuno lo sa, il perché, ah
Né meglio né peggio
Ma tutti quanti, perfino i più tristi
Aspettiamo di svegliarci insieme
Di guardarci, di toccarci e di guardarci
Come se non ci fossimo mai visti
E proprio te
Questa notte in piazza
Sulle spalle di nessuno sarai un re, ah-ah-ah
Niente bombardamenti, ah-ah
Uh-oh-oh, eh-ah
Da, un-de-bi-da, eh-eh, de-bi
Ah-ah, ah-ah, oh-ah, ah
De-bi-da, un-di-be-da, ah
Written by: Lucio Dalla
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