Vecchie fiamme

Anche se eravamo belli e più che maggiorenni

Le vacanze di Natale erano ancora molto lunghe

Un po' passavamo tra la famiglia e vecchi e nuovi amici

Un po' a cercare di scopare vecchie fiamme del liceo

Tu mi dicevi: "Attento

Meglio una strada buia che il pranzo di Natale"

La pelle ti scoppiava di sesso

Io avevo soltanto paura

Di finire tutto troppo presto

Un piccolo singhiozzo cade a terra congelato

Un bel cazzo di niente la vita ti ha lasciato

Tu pensi di stare vincendo la gara con tuo padre

Facendo quello che lui non è riuscito a fare

E solo più tardi ti accorgi che anche adesso che è morto

È così che ti continua a comandare

Ma io la chiamerei follia

Molesta e feroce questa voglia

Com'è che ti permetti a non lasciarti andare?

Questo buio non sarà più tuo

Ricorderei la tua pelle come fosse la mia

Prima volta a amare qualcosa

E non temerò la tenerezza

Nel tempo che passa sui volti, sul pelo del cane

Nel tempo che passa sui volti, sul pelo del cane

Nel tempo che passa sui volti, sul pelo del cane