Principe

Sono un principe che regna su un paese fatto solo di pioggia./ Ed ho dentro più ricordi

forse come quasi avessi solo mille anni./ Un granito sopra il quale romanzare i vostri inutili

drammi;/ e il mio letto che di fiori è ricoperto verso ovest si volge./ E le donne che non

vestono indumenti per potermi strappare/ un sorriso sopra un volto che ora non sa e che

non vuole sognare./ E non trovo più conforto nel vedere quel buffone che corre;/ e

nemmeno nel cercare versi che accarezzino il pianoforte./ Ma il pianoforte suona da sé

musica dolce senza un perché./ Quando sembra che la noia prenda il volo soprattutto nel

cuore/ provo pace dentro al cuore tale che non voglio proprio cambiare./ E se un giorno il

cielo basso schiaccia l’anima che geme infinito,/ e la neve tutt'intorno si fa greve con un

nero vestito,/ sarà lì che sentirò la testa calma senza angoscia e pensieri/ mi troverò a

cercare pace nei sorrisi e nei ricordi di ieri./ Ma il pianoforte suona da sé musica dolce

senza un perché./ Quando sembra che la noia prenda il volo soprattutto nel cuore/ provo

pace dentro al cuore tale che non voglio proprio cambiare./ E non la cambierò.