Credits
PERFORMING ARTISTS
I Le Lucertole
Performer
Girometti Matteo
Electric Guitar
Sammaritani Filippo
Lead Vocals
Bizzo Mattia
Lead Vocals
Zaccaria Nadifi
Electric Bass Guitar
Radaelli Francesco
Electric Guitar
COMPOSITION & LYRICS
Girometti Matteo
Songwriter
Sammaritani Filippo
Songwriter
Bizzo Mattia
Songwriter
Zaccaria Nadifi
Songwriter
Radaelli Francesco
Songwriter
PRODUCTION & ENGINEERING
Massimiliano Giorgetti
Mixing Engineer
Lyrics
Chiediamo ancora come si fa il the
A quella vecchia signora
Che poi mi chiese sai anche di te
Ma non sapevo più risponderle
Chiediamo ancora a tuo padre
Come si fanno le cazzate
Ma noi sappiamo solo complicarci la vita per poi complicarci il pane
Accattone chiamami accattone
Pasolini non ripete
E non è il film che fa l'attore
Guarda la mia pellicola con la luce del sole
Ragazzi di vita che dormono poche ore
Siamo figli della noia
Dell'aumento demografico
Figli della preistoria che ci chiude dentro un grafico
Numeri senza senso
Tra linee parallele
Muri di cartongesso dentro a case cantoniere
E forse il gusto del sudore che mi ha insegnato a correre
L'amore è sempre dietro
Quindi non lo puoi rincorrere
E sono poco più di ciò che lascio intravedere
Ed i pensieri restano dentro
Per via delle zanzariere
Il sesso è solo un piacere
Un vizio per gli stolti
Che mangiano da ragnatele
Insetti già morti
Tu guarda l'orizzonte
E non accontentarti
Se punti al cielo quando cadi non potrai rialzarti
Ma adesso calmati
Siediti in silenzio
Il film è già finito
E di nuovo te lo sei perso
Chiediamo ancora come si fa il the
A quella vecchia signora
Che poi mi chiese sai anche di te
Ma non sapevo più risponderle
Chiediamo ancora a tuo padre
Come si fanno le cazzate
Ma noi sappiamo solo complicarci la vita per poi complicarci il pane
Ho le scarpe slacciate
Ti prego allacciamele ancora
Faccio dieci passi falsi
Già all'interno di una fossa
Interno numero 4 risiede la mia coscenza
Suoni tu al campanello io e troppo che non ci parlo
Non faccio patti con il diavolo
Non ci discuto al tavolo
Non ci divido il piatto io non parlo mentre mastico
Ma non divido il vino nemmeno col divino
Il mio obbiettivo è il mio sorriso
E voglio guadagnarmelo
Forse un forsennato
Sono nato tra la funi di funamboli
Tra chi tira corde al cielo ma non per arrampicarsici
Ma per restare in piedi
E se gli spari ai piedi avrà il dovere di rialzarsi
Per guardare ancora questo cielo terso
Le barche all'orizzonte nell'azzurro perso
I miei occhi incastrati nell'universo
Verso lacrime su esso
La via lattea nel complesso
È una discarica di sogni irrealizzati a cielo aperto
Chiediamo ancora come si fa il the
A quella vecchia signora
Che poi mi chiese sai anche di te
Ma non sapevo più risponderle
Chiediamo ancora a tuo padre
Come si fanno le cazzate
Ma noi sappiamo solo complicarci la vita per poi complicarci il pane
Chiediamo ancora dove sta la gioia
A quella vecchia signora
Che poi mi chiese sai anche di te
Perché non ti
Vide più di fianco a me
Writer(s): Filippo Sammaritani
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