Triste Lunedì

Lo sai che è un po' che lavoro con le mani, con i tagli

Ma in testa c'ho i bagagli con cui farmi mille viaggi

In vacanza con i miei da ragazzino

Osservavo dall'auto scorrere nel finestrino i campi

I pensieri in giri più ampi, cercavo futuri assurdi e distanti

Fuori grandina, il mondo dei grandi scardina

Da anni i nostri piani già fin troppo sgangherati

L'alba è pallida, giuro che volto pagina

E mi accorgo che dei fogli sono rimasti incollati

Pensavo a darmi arie da filosofo

Col passare degli anni e l'avanzare dell'età

Ma se capita che poi mi riconoscano

Per un paio di istanti mi sento una superstar

Ed eravamo certi che saremmo stati liberi

Vivendo senza limiti e collezionando lividi

Diventava sabato anche un triste lunedì

Sembrava inevitabile comportarsi così

Oggi mi sento un po' poco sicuro di me

Ma mostro nonchalance e faccio finta di niente

E mi viene da piangere, ma non so perché

È così da sempre, non so se hai presente

Non so se faccio ancora in tempo

A fare tutte quante quelle cose che mi ero ripromesso

Non so se faccio in tempo per chiamare

Ancora un'ultima levata di bicchiere al firmamento

Pensavo a darmi arie da filosofo

Col passare degli anni e l'avanzare dell'età

Ma le cose della vita non mi tolgono

Da dosso questa maschera che c'ho da Peter Pan

Ed eravamo certi che saremmo stati liberi

Vivendo senza limiti e collezionando lividi

Diventava sabato anche un triste lunedì

Sembrava inevitabile comportarsi così

Ed eravamo certi che saremmo stati liberi

Perdendoci nei vicoli e ridendo dei pericoli

Ora che sono grande, lo so che non è così

Vorrei che fosse sabato, ma è ancora lunedì

Spingevamo tutti i tasti del citofono

Poi scappavamo per le vie della grande città